giovedì 17 dicembre 2009

Assemblea dei Circoli di Legambiente Campania 2009: c’è anche“Aframbiente”

Legambiente, in Italia, è l’associazione ambientalista con la maggiore diffusione sul territorio. Lo dimostrano i numeri: venti comitati regionali, centinaia di circoli sparsi in tutti il paese, svariate migliaia di iscritti. In Campania, Legambiente è presente con il suo comitato regionale e con circa sessanta circoli, che coprono praticamente tutto il territorio della regione, dai capoluoghi di provincia alle aree periferiche, dai parchi naturali alle zone marine. Ma come mettere in contatto tutte queste realtà territoriali - che spesso operano in territori estremamente diversi tra loro – per creare quelle sinergie necessarie per portare avanti in maniera coerente e coordinata quell’azione di tutela del territorio e della legalità che da sempre è l’obiettivo principale dell’associazione? È proprio per questo che ogni anno Legambiente riunisce tutti i suoi circoli, attraverso un’assemblea nazionale – che da anni si svolge a Rispescia, nei pressi di Grosseto – ed attraverso le assemblee che vengono organizzate dai venti comitati regionali. Per il 2009, l’assemblea regionale di Legambiente Campania si è svolta sabato 7 novembre a Napoli, presso la sede della CGIL di Via Torino, a due passi dalla stazione centrale di Piazza Garibaldi. I lavori, iniziati nella mattinata ed
andati avanti fino al pomeriggio inoltrato, hanno riguardato fondamentalmente due aspetti principali: quello dei settori in cui si articola l’azione di Legambiente in Campania e quello del ruolo dei circoli nei territori. La relazione introduttiva del direttore regionale Raffaele Del Giudice ha sottolineato la validità del modello associativo di Legambiente, basato proprio sulla capillare presenza sul territorio, ma ha anche affermato la necessità di continuare sulla strada intrapresa, migliorando soprattutto in alcuni aspetti fondamentali, come la comunicazione (sia quella interna all’associazione che quella con i cittadini e le altre realtà associative ed istituzionali) e la formazione scientifica in materia ambientale. I responsabili dei vari settori di Legambiente Campania – che, ricordiamolo, vanno dai rifiuti all’energia, dalle aree protette, al settore scuola e formazione fino al settore “campagne nazionali” – hanno successivamente fatto un po’ il punto della situazione sulle gravi problematiche a livello ambientale che la regione ha vissuto e tutt’ora vive e sull’importantissimo ruolo – di denuncia, ma anche di proposta alternativa basata su quell’ “ambientalismo scientifico” che da sempre è il modello teorico su cui si basa tutta l’azione di Legambiente - che l’associazione ha e deve avere nell’affrontarle. La parola è poi passata ai circoli, i cui rappresentanti si sono succeduti sul “palco”, alternando le testimonianze sulle varie esperienze fatte a livello locale con proposte per il consolidamento ed il radicamento dell’associazione sia a livello regionale che locale. Tra i vari interventi, c’è stato quello del Circolo “Aframbiente” di Afragola, rappresentato dal suo presidente Giusiana Russo e dallo scrivente, in qualità di vicepresidente. Un intervento, durante il quale abbiamo presentato rapidamente quelle che sono le attività del nostro Circolo ed il contesto nel quale ci troviamo ad operare. Il Circolo, ricordiamolo, è nato nell’ottobre del 2006, per iniziativa di un gruppo di giovani, per la maggior parte ex studenti del Liceo Scientifico “Brunelleschi” di Afragola, che hanno voluto così portare all’attenzione di tutta la cittadinanza afragolese quell’attenzione e quella sensibilità verso le tematiche ambientali sviluppate durante gli anni della scuola, sotto la guida di alcuni docenti, primo tra tutti Aldo Bifulco – esponente storico dell’ambientalismo napoletano e tra i fondatori del Circolo Legambiente di Scampia - che hanno sempre considerato tali tematiche al centro del loro lavoro, portandole avanti parallelamente a quelli che sono i programmi scolastici “istituzionali”. Siamo ormai, dunque, al quarto anno di un’attività che ha sempre posto al centro i principali problemi ambientali legati al territorio afragolese, sviluppandosi lungo tre direttrici fondamentali: il verde urbano, la mobilità sostenibile e l’immancabile “questione rifiuti”. Partendo, infatti, dalla constatazione che la mancanza di risposte a tali questioni da parte delle istituzioni è, per noi, una delle principali cause per le quali un territorio come quello di Afragola viene sempre più spesso percepito come “invivibile”, quasi tutte le iniziative organizzate fin’ora - dall’adesione alle campagne nazionali di Legambiente come “Puliamo il mondo” o “100 strade per giocare”, fino alla realizzazione dei progetti di carattere locale, come ad esempio “BiciCity” o quello sul trasporto pubblico locale, che il Circolo porta avanti da tempo - hanno riguardato uno o più aspetti delle problematiche legate a questi tre grandi temi. I quali, ovviamente, saranno al centro anche delle prossime attività che il Circolo, grazie soprattutto al lavoro completamente volontario e gratuito di tutti i suoi soci, continuerà a portare avanti con un rinnovato entusiasmo - confortato anche dall’apprezzamento con il quale il nostro intervento è stato accolto dall’assemblea – che non si fermerà neanche davanti all’indifferenza ed all’insensibilità che spesso le istituzioni locali afragolesi hanno mostrato e continuano a mostrare verso le tematiche ambientali.
Carmine Valentino

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