venerdì 2 ottobre 2009

Puliamo il mondo 2009: le periferie ed il centro


Puliamo il mondo 2009 ad Afragola
Le luci del centro sono sempre troppo distanti e fioche. La periferia rimane collocata sul filo del rasoio, ad un passo dal baratro. Di chi è la colpa? Le colpe sono da dividersi equamente tra le varie compagini. Gli abitanti della periferia tendono a cullarsi nelle loro miserie e non lavorano sulla possibilità di emergere dalla condizione di emarginati. Il centro, intanto, continua a tenerli a distanza a causa dei pregiudizi e delle barriere culturali che si sono create con il tempo tra i due mondi. E’ una continua guerra del silenzio: tutti tacciono e nessuno prende atto della situazione, la forbice continua ad allargarsi paurosamente. La soluzione sarebbe semplice e dettata dalle esigenze e dal buonsenso: non deve esserci, da parte del centro, una politica dell’accoglienza degli emarginati ma al contrario, bisogna allargare il centro, comprendendo tutto quello che oggi è periferia all’interno del tessuto sociale più sviluppato. Giungo al punto della questione con un esempio pratico: il rione Salicelle dovrebbe e potrebbe diventare un luogo frequentato da tutti gli afragolesi, e soprattutto dalle istituzioni! Quest’anno “Puliamo il mondo” si è svolto proprio all’interno del quartiere. Il segnale che si voleva dare era proprio questo: recuperare uno spazio e restituirlo alla cittadinanza afragolese. Abbiamo scelto un campetto di calcio degradato e pieno di spazzatura, proprio ai piedi delle cosiddette “torri”, di fronte al Tribunale e alla Motorizzazione Civile. Avevamo provveduto all’impianto delle due porte nei giorni precedenti all’evento, grazie alla collaborazione preziosa di Luigi Caputo.

Per l’occasione sono state invitate le scuole afragolesi: S.E.S Europa Unita, L.S.S. Brunelleschi, e S.M.S Ciaramella. Portare i ragazzi in questi posti e farli vivere la situazione precaria del quartiere è un’esperienza di stimolo all’integrazione ed all’abbattimento dei pregiudizi, piaga che attanaglia la nostra città. Purtroppo gli imprevisti sono stati tanti, ma il più grave è stato quello dell’assenza totale delle istituzioni sul posto. “Puliamo il mondo” è una manifestazione nazionale e tutti i Comuni coinvolti oramai sostengono le iniziative sul proprio territorio: la nostra città invece, come sempre, risulta un’eccezione. Il nostro circolo, come tante altre associazioni culturali ed onlus afragolesi, si sente, e praticamente lo è, sempre solo durante le iniziative, soprattutto se si tengono in zone periferiche come le Salicelle. La giornata (clicca qui per vedere le foto) ha comunque visto l’impegno di tanti ragazzi e di persone che, vedendo dalle finestre del fermento sul campetto, sono scese dalle proprie abitazioni e ci hanno dato una mano. Siamo riusciti a togliere tantissima immondizia, a verniciare le porte ed abbiamo iniziato a creare le strisce per delimitare il campo. Il Comune poteva provvedere nell’occasione ad altre piccole ma importantissime mansioni, per noi impossibili da attuare, come ad esempio: ristabilire la corrente elettrica nei lampioni sopra il campetto, fornirci di attrezzatura minima per il completamento delle strisce sul suolo, fornire attrezzatura professionale per la raccolta dell’immondizia e per la pulizia dei giardinetti circostanti, inviare una squadra di vigili urbani per controllare la zona durante l’evento. Queste richieste sono lecite soprattutto se si pensa che quell’area è comunale e questi servizi dovrebbero essere periodicamente effettuati sul territorio. Il quartiere potrebbe potenzialmente diventare parte integrante del centro di Afragola, ricordiamo che all’interno del rione ci sono: un’area mercato mai messa in funzione, un ufficio postale mai inaugurato, una stazione di Polizia abbandonata, due parchi verdi per passeggiare completamente degradati e mai curati, il distaccamento dei Vigili del Fuoco, la caserma dei Carabinieri, il Tribunale e la Motorizzazione Civile. Insomma, basterebbe creare una vita sociale vera, aperta all’integrazione, introducendo i valori della legalità e del buon senso civile in un contesto al momento abbandonato a sé stesso. Gli abitanti delle torri. insieme all’associazione “il Salice”(che opera attivamente nel quartiere), si sono dati appuntamento a domenica 11 ottobre per completare la pulizia, Legambiente ovviamente sarà presente per concludere il lavoro iniziato: invitiamo a questo punto anche le autorità a partecipare all’iniziativa. Se non si agisce in fretta il territorio continuerà questa disgregazione sociale in atto già da qualche anno. Legambiente, così come le altre associazioni del territorio, continua imperterrita la sua attività, sperando di risvegliare le coscienze in preda al torpore del degrado. Qualcosa si sta muovendo, come testimonia anche il fatto che a breve, sul territorio afragolese, arriverà, con un coordinamento locale, anche “Libera”, l’associazione presieduta da Don Luigi Ciotti che da anni si batte tenacemente contro le mafie.
Andrea Valentino

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