martedì 23 novembre 2010

Festa dell'albero 2010: la biodiversità ed il Circolo Aframbiente sbarcano a Caivano

Un momento della Festa dell'albero al II Circolo didattico "De Gasperi" di Caivano - 19 novembre 2010
Un momento della Festa dell'albero al III Circolo didattico di Caivano - 22 novembre 2010
Il 2010 è stato dichiarato dalle Nazioni Unite “Anno Internazionale della Biodiversità”. In molti si chiederanno:ma che cos'è questa biodiversità? Beh, è un concetto tanto semplice quanto fondamentale per la presenza stessa della vita sul pianeta. La biodiversità o “diversità biologica” non è altro che la grande varietà (“diversità”) di forme di vita (“bio”) animali e vegetali e di ecosistemi presenti sul pianeta. L'ONU, nel 1992 l'ha definita così: “Per diversità biologica si intende la variabilità degli organismi viventi, degli ecosistemi terrestri, acquatici e i complessi ecologici che essi costituiscono; la diversità biologica comprende la diversità intraspecifica, interspecifica e degli ecosistemi”. Ma perché è così importante?
Innanzitutto, perché tutte le forme di vita sul pianeta sono utili: la loro diversità è frutto dell'evoluzione che permette loro di adattarsi ai cambiamenti delle condizioni ambientali. Dunque, una ampia varietà di forme viventi testimonia di una grande capacità, da parete degli ecosistemi, di adattarsi e di reagire agli eventi negativi. Oggi, però, purtroppo, la biodiversità, che possiamo tranquillamente definire come il pilastro della vita sul Pianeta, è fortemente a rischio. L'eccessivo sfruttamento di risorse naturali da parte dell'uomo, i cambiamenti climatici, l'inquinamento prodotto dall'eccessiva industrializzazione e dall'uso di fertilizzanti e pesticidi nell'agricoltura industriale , il continuo incremento della popolazione umana: sono solo alcuni dei fenomeni che – modificando drasticamente gli habitat naturali delle varie specie animali e vegetali - stanno contribuendo, soprattutto in questi ultimi anni, a ridurre, ad un ritmo sempre più accelerato, la biodiversità sulla Terra. La sua tutela è dunque una delle più grandi sfide che attendono i governi di tutto il mondo nei prossimi anni, ed occorre trovare al più presto delle strategie condivise per far fronte al problema. Però, come per tutti i grandi problemi, anche per questo, le soluzioni possono partire dalla modifica di alcuni piccoli comportamenti della nostra vita quotidiana. Un'alimentazione più sana, una corretta gestione dei rifiuti, l'utilizzo di prodotti che non contengano sostanze chimiche inquinanti, un maggiore rispetto della natura sono sicuramente tra le pratiche che possono dare un ottimo contributo alla salvaguardia del grande (ed unico) patrimonio naturale della Terra. Ma la biodiversità si conserva anche, per esempio, tutelando quelle specie, animali e vegetali, tipiche dei vari territori. E tutelare una specie vegetale vuol dire anche piantare degli alberi di specie “indigene”: per questo, la parola “biodiversità” è stata al centro dell'edizione 2010 della “Festa dell'albero”, la grande campagna di Legambiente che, attraverso la messa a dimora di tanti giovani alberi, ha come obiettivo quello di sottolinearne l'importanza per la vita dell'uomo: essi, infatti, assorbendo anidride carbonica e restituendo ossigeno, sono i polmoni verdi del Pianeta, rendono inoltre più belli i nostri territori evidenziandone le diversità, ed hanno anche un ruolo fondamentale nella prevenzione del dissesto idrogeologico. Ed ovviamente, come già accaduto negli scorsi anni, anche quest'anno, tra gli aderenti alla campagna, c'era anche il Circolo Legambiente “Aframbiente” di Afragola. Ed anche quest'anno le iniziative che il Circolo ha messo in campo sono state svolte in stretta collaborazione con alcune scuole del nostro territorio: l'unica differenza, rispetto agli scorsi anni, sta nel fatto che, stavolta, le scuole che ci hanno affiancato nella realizzazione della campagna sono state quelle del territorio di Caivano, e più precisamente il II ed il III Circolo didattico. Al II Circolo Didattico "De Gasperi", l'iniziativa si è svolta in due date, quelle del 19 e del 22 novembre (clicca qui per vedere le foto). La prima giornata è stata dedicata ai bambini della scuola primaria dell'istituto: i nostri volontari li hanno incontrati, contemporaneamente, sia presso la sede centrale dell'istituto in via F.lli Rosselli che presso la succursale di Via Lanna, per spiegare gli obiettivi della manifestazione e per mettere a dimora, insieme a loro, alcune piantine di alloro, mirto, castagno e leccio - tutte specie autoctone e tipiche della macchia mediterranea – nelle aiuole intorno ai loro edifici scolastici. L'iniziativa,che vuole essere solo l'avvio di una più articolata e duratura collaborazione tra la Scuola ed il Circolo, è stata poi replicata lunedì 22, presso le stesse due sedi, per coinvolgere anche i bambini della scuola dell'infanzia. Calorosa e festosa, in entrambe le occasioni, l'accoglienza che i volontari di Legambiente hanno ricevuto da parte di insegnanti e giovanissimi studenti, a cui va il più sentito ringraziamento, che si estende anche al Vivaio del Corpo Forestale dello Stato di Caserta ed al Circolo Legambiente "Geofilos" di Succivo per averci gentilmente messo a disposizione le piantine. Altrettanto calorosa e ben organizzata è stata anche la manifestazione svoltasi lunedì 22 presso la sede del III Circolo didattico in via Circumvallazione (clicca qui per vedere le foto), dove la collaborazione tra l'Istituto ed il nostro Circolo si è rinnovata per il secondo anno consecutivo. Qui, nella palestra della scuola, i nostri volontari hanno incontrato studenti ed insegnanti, ed hanno poi messo a dimora, in uno degli spazi verdi del cortile, alcune piantine di leccio, gentilmente fornite dallo stesso Istituto. Due giornate molto, intense, dunque, per il nostro Circolo, che hanno visto la partecipazione di diverse centinaia di bambini, e che testimoniano il sempre crescente interesse da parte dei cittadini e delle istituzioni scolastiche del nostro martoriato territorio verso le tematiche alla base delle nostre attività: un interesse che non può che rallegrarci e spingerci a continuare, in maniera ancor più decisa la nostra azione, consapevoli che la speranza di un cambiamento e della diffusione nei nostri territori di una cultura della legalità e del rispetto del mondo che ci circonda non può che passare attraverso l'informazione e la sensibilizzazione dei cittadini e l'educazione delle giovani generazioni su tali tematiche, dalle quali dipende in buona parte il futuro stesso dell'uomo e della vita sulla Terra.
Carmine Valentino

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