martedì 10 novembre 2009

L’Orchidea Unicef: una domenica di solidarietà anche ad Afragola

Il banchetto di "Orchidea Unicef 2009" in Piazza Belvedere ad Afragola
L’Orchidea Phalaenopsis è un genere che comprende circa cinquanta specie di orchidee, tutte originarie dell’Asia e degli arcipelaghi dell’Oceano Pacifico ed Indiano. È comunemente conosciuta come “Orchidea Farfalla”: il suo nome, infatti deriva dalle parole latine “phalaen”, che significa “Farfalla” ed “opsis”, “simile a”, proprio ad indicare la somiglianza del suo fiore alla forma delle farfalle. Essendo piante che crescono in ambiente caldo-umidi, esse si adattano molto bene agli ambienti domestici, soprattutto nei paesi con climi non troppo rigidi: sono dunque perfette, anche per la loro bellezza estetica, come piante ornamentali per le nostre case, a patto che - come del resto vale per tutte le altre piante - vengano ben curate. Ed è anche per questo che, per il secondo anno consecutivo, Unicef Italia, la sezione italiana del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, le ha scelte per promuovere la sua campagna intitolata appunto “L’Orchidea Unicef”, che consiste nella realizzazione, in migliaia di piazze italiane, di banchetti presso i quali è possibile acquistarle, con un contributo minimo di 15 euro: il ricavato andrà a finanziare il grande progetto, che l’Unicef porta avanti da anni, denominato ACSD (Accelerated Child Survival and Development), un programma rivolto ai bambini di alcuni tra i paesi più poveri, che mira a garantire loro quegli interventi, piccoli e semplici, ma così fondamentali per la loro sopravvivenza: ogni anno, infatti, nel mondo, milioni di bambini muoiono per cause che sarebbero facilmente evitabili.
Interventi, che perlopiù hanno un costo molto limitato a fronte di una grande efficacia, e che consistono essenzialmente in: vaccinazioni contro le malattie killer; somministrazione di antibiotici, vitamina A, Sali minerali e vermifughi; distribuzione di zanzariere ed insetticidi; assistenza alla gravidanza ed al parto; allattamento al seno e rispetto di elementari norme igieniche. Grazie alla loro realizzazione capillare all’interno del programma ACSD, negli anni dal 2002 al 2004 il tasso di mortalità infantile di 11 paesi dell’Africa centro-occidentale è sceso in maniera significativa. Il progetto, però, non si è mai fermato, e per il periodo 2008-2010, l’Unicef ha scelto, tra questi 11 paesi, in via prioritaria, i 6 più svantaggiati - Benin, Repubblica Democratica del Congo, Ghana, Guinea-Bissau, Senegal e Togo – ed ha deciso di concentrare lì il suo sforzo, con l’obiettivo di ridurne di almeno il 25% il tasso di mortalità infantile. Che vuol dire salvare la vita a migliaia di bambini e di donne in gravidanza. “L’Orchidea Unicef” è dunque, come detto, una delle tante iniziative che l’Unicef ha realizzato a sostegno di questo grande progetto: dopo il grande successo di adesioni del 2008, l’esperienza è stata ripetuta anche quest’anno ed il numero di banchetti in giro per l’Italia è aumentato ancora. Tra il 3 ed il 4 ottobre 2009, in oltre 2000 piazze in tutta Italia, migliaia di volontari, appartenenti ai comitati locali Unicef, dipendenti di aziende o membri di associazioni, hanno dedicato, in forma completamente gratuita, il loro impegno per distribuire queste splendide piantine. E, tra le tante piazze in cui si è svolta l’iniziativa, ce n’è anche una di Afragola: la centralissima Piazza Gianturco, per la precisione, dove i volontari di un gruppo di associazioni del territorio - il Circolo degli Universitari, il Circolo Legambiente “Aframbiente” e l’Associazione Culturale “Terra” – domenica 4 ottobre, durante tutta la mattinata, hanno installato e gestito il classico “gazebo”, vendendo quasi tutte le piantine a disposizione (clicca qui per vedere tutte le foto). Alla fine della giornata, tra la vendita delle orchidee ed alcuni piccoli contributi volontari, la cifra raccolta è stata di 600 euro, che ovviamente sono andati per intero a finanziare il progetto dell’Unicef. Un buon successo, dunque, per quest’iniziativa, che dimostra ancora una volta come, anche in un mondo in cui purtroppo, sempre più spesso, prevale l’indifferenza verso il prossimo, ed anche in un paese dai mille problemi come Afragola, ci sia ancora spazio per la solidarietà e per la voglia di aiutare chi, come quelle povere creature innocenti dei paesi del cosiddetto “terzo mondo”, si vede negare anche i diritti più elementari come quello alla vita ed all’infanzia.

Carmine Valentino

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