martedì 16 novembre 2010

Pino Aprile presenta Terroni ad Afragola

Il Circolo Legambiente "Aframbiente" è stato tra i promotori e gli organizzatori dell'incontro di presentazione del libro "Terroni" dello scrittore Pino Aprile, tenutosi lunedì 15 novembre 2010 presso la sede dell'Istituto Comprensivo "Europa Unita".  Introdotti dalla dirigente dell'Istituto, prof. Giovanna Mugione, sono intervenuti, oltre all'autore stesso, ospite d'eccezione della serata: Salvatore Iavarone, presidente del Circolo degli Universitari e socio di Legambiente Afragola, Vincenzo Gulì, docente di Economia aziendale, Antimo Ceparano, attore, poeta e scrittore, Giovanni Meola, regista ed autore teatrale, Rosario Terracciano, dirigente del gruppo Finmeccanica e Lucio Iavarone, ideatore dell'evento. Ha moderato Antonio Iazzetta, direttore del periodico afragolese "Cogito", mentre l'ufficio stampa e l'intervista con l'autore sono state a cura di Amedeo Francesco Mosca. Pubblichiamo di seguito un articolo tratto dal sito NapoliNord.it ed i video di alcuni momenti dell'incontro. 
Intervista a Pino Aprile 
Intervento del prof. Vincenzo Gulì
Intervento di Antimo Ceparano

Intervento di Rosario Terracciano

TERRONI, IL LIBRO DI PINO APRILE PRESENTATO AL RIONE SALICELLE DI AFRAGOLA
di Aurelio Miele
Si è svolta lunedi alle ore 18.00 presso l’auditorium dell’istituto comprensivo “Europa Unita” nel Rione Salicelle la presentazione dell’ultimo libro di Pino Aprile “Terroni”. A presiedere l’evento la direttrice dell’istituto dott.ssa Giovanna Mugione che ha aperto con un ringraziamento allo scrittore. Subito dopo è stata la volta dei ragazzi dell’istituto che con una piccola orchestrina di flauti, ha suonato, coadiuvati dal loro docente di educazione musicale, due canzoni del repertorio classico napoletano, creando l’atmosfera all’apertura dell’evento. Antonio Iazzetta direttore di “Cogito” e moderatore della serata ha poi dato la parola a Salvatore Iavarone presidente del circolo degli universitari che ha illustrato i vari problemi che ci sono nell’ambito dell’istruzione, e le ultime leggi approvate dall’attuale governo che ha tolto sempre più terreno e respiro alla scuola pubblica.

Vincenzo Gulì docente universitario di economia e vice presidente del movimento neoborbonico, grande studioso e conoscitore di avvenimenti del sud, ha spaziato tra le varie epoche della storia, dal risorgimento ai giorni nostri. Ricordando che, “la storia, quella che ci viene insegnata nelle scuole, è artefatta, e povera di approfondimenti, che vanno ricercati negli archivi storici, e di cui ognuno di noi dovrebbe essere edotto, per essere libero in una società che ci vuole sempre più legati a dei clichè”. La parola è passata poi all’ospite d’onore il pugliese Pino Aprile, che con il suo best seller, in classifica già da diverse settimane ha spiegato, con vari aneddoti a volte anche divertenti, l’idea del suo libro, che è venuta dal fatto che oggi c’è troppa remissività,soprattutto tra i giovani che non vedono più futuro. Ha parlato di quando per un caso fortuito si trovò da giovane giornalista in Germania, a vivere la storia, che vide nel 1989 la caduta del muro di Berlino e l’inizio di un sogno, in cui la Germania dell’est e quella dell’ovest collaborarono in una completa sinergia, affinchè si potesse raggiungere un perfetto equilibrio economico, politico e sociale. Lo scrittore ha poi parlato delle varie colonie del sud che, “invece di sfruttare le risorse del territorio a favore del territorio stesso, l’hanno depauperato sempre di più negli anni, mettendo in ginocchio l’economia, costretta a vivere di sussidi”. Infine ha concluso parlando di Falcone e Borsellino, due grandi eroi che con il loro coraggio, hanno saputo scuotere tante coscienze, ed ha citato una frase di Borsellino, che lui ama tanto, da averla aggiunta infatti all’inizio e alla fine del suo libro. Ha spiegato: "Sulla parete dietro alla mia scrivania ho tenuto per anni due frasi di Paolo Borsellino: una su Palermo, che non gli piaceva, e per questo la amava; l’altra gli costò la vita: “Un giorno questa terra sarà bellissima”. E credo che non ci sia terra, oggi, in Europa, che abbia maggior futuro e miglior fortuna da dispiegare, del nostro Sud".

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