sabato 6 giugno 2009

Le associazioni ripuliscono il piazzale Unicef del rione Salicelle

“Riprendiamoci la strada, riprendiamoci la vita”, è questo lo slogan con cui le associazioni promotrici, cioè “Il Salice” e “La nuova casa”, che da anni operano sul territorio del rione Salicelle, hanno accompagnato l’iniziativa tenutasi, dal 22 al 24 maggio, in Piazzale Unicef, la grossa area verde che si trova davanti alle caserme dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri ed alla sede della Pretura di Afragola. Al loro accorato invito, hanno risposto positivamente altre associazioni ed istituzioni, del rione e non solo, come il Circolo degli Universitari, il circolo Legambiente “Aframbiente”, la Scuola Elementare e Media “Europa Unita”, il Centro di Cultura Popolare “La rosa bianca”, la Parrocchia di S. Michele di Afragola. Grande assente, come purtroppo spesso capita ad Afragola, l’amministrazione comunale, proprietaria dell’area. Per tutto il week-end, durante la mattinata ed il pomeriggio, i volontari delle associazioni si sono dati da fare per ripulire dalle erbacce, che avevano ormai raggiunto quasi un’altezza “d’uomo”, uno spazio che dovrebbe costituire una grandissima risorsa per tutto quartiere, un’area verde di svariate centinaia di metri quadri, lasciata sempre più spesso al degrado ed all’abbandono. Con pochi mezzi, ma tanta buona volontà e voglia di fare qualcosa di utile per il territorio, si è riusciti a ripulire completamente le due grosse aiuole della parte centrale del piazzale e ad avviare, inoltre, la pulizia di altre quattro delle aiuole circostanti: l’obiettivo è, ovviamente, quello di rendere, in futuro, l’area fruibile per manifestazioni all’aperto e, più in generale, metterla a disposizione della cittadini, in particolare quelli più piccoli, dando così un segnale concreto di come gli abitanti delle Salicelle desiderino fortemente un quartiere più vivibile e dignitoso. L’iniziativa, pur partita un po’ in sordina, ha riscosso un ottimo successo, come testimonia anche il fatto che alcuni dei residenti della zona siano scesi spontaneamente in strada per collaborare alle “operazioni”. In ogni caso, tra i principali protagonisti delle tre giornate, ci sono sicuramente i tanti bambini del quartiere, i quali, oltre a dare una concreto contributo alla pulizia, hanno avuto anche occasione di iniziare a “godere” dell’area ripulita, grazie ai giochi organizzati dalle varie associazioni ed al teatro dei burattini dell’artista afragolese Renato Barbieri.
Ci sono tanti buoni motivi, dunque, per credere che iniziative come questa non rimarranno casi isolati e sporadici e ci si augura che esse possano costituire uno sprone per un’amministrazione che, soprattutto nei periodi che non siano prossimi alle tornate elettorali, tende purtroppo ad abbandonare a sé stessi i quartieri periferici della città. Che siano un modo, insomma, per rilanciare l’attenzione verso un quartiere, come le Salicelle, in cui ci sono molte strutture e spazi che, al momento, non vengono sfruttati, neanche in minima parte. Vengono in mente, infatti, oltre al piazzale Unicef, ad esempio, le due villette comunali completamente abbandonate, gli spazi su cui si potrebbero approntare dei campetti di calcetto per i ragazzi, l’asilo costruito e mai utilizzato, così come l’edificio postale, la caserma della Polizia ed il mercato coperto, tutte strutture che, se recuperate, permetterebbero al quartiere di uscire, almeno in parte, dal degrado e dalla deprimente condizione di “dormitorio”, accentuata, tra l’altro, dalla mancanza di alcuni servizi fondamentali, come quello della raccolta differenziata dei rifiuti, mai avviata nel quartiere, nonostante le numerose richieste da parte delle associazioni, non ultima la provocatoria distribuzione delle buste da parte di Legambiente Afragola, in occasione della festa organizzata in ottobre dalle stesse associazioni promotrici dell’iniziativa dello scorso week-end.
Carmine Valentino

Il video della manifestazione

1 commento:

  1. ciao  sono  tommasini  gianluca  sono  uno  dei  bambini  che  ha  partecipato  alla  lezone  pubblica   e  voglio  dire  che  se  non  fosse  stato  per  le  maetre  non  cela  avremo  mai  fatta

    RispondiElimina