giovedì 17 dicembre 2009

Alla ricerca del verde perduto


Il degrado della villa Comunale uno dei simboli della scazrsa attenzione verso il verde pubblico ad Afragola (foto scattata il giorno 01/06/2008)
Gli afragolesi da qualche tempo stanno riscoprendo la bellezza di passeggiare a piedi o fare attività sportiva in un luogo pieno di verde, senza essere infastiditi da motorini o automobili. Fin qui niente di strano, anzi, finalmente si sta riscoprendo un’abitudine sana e costruttiva, da troppo tempo messa al bando dalla cittadinanza stessa. L’anomalia sta nel fatto che le persone sono costrette a spostarsi nel Comune di Cardito, più precisamente nella villa comunale costruita qualche anno fa. Afragola potenzialmente ha lo spazio per creare zone verdi adatte ad ospitare mamme con passeggini, sportivi, ragazzi, ed adulti che vogliono passare qualche ora evitando lo smog del centro. Le istituzioni afragolesi sembrano cieche dinnanzi a questa esigenza impellente dei cittadini, si pensa solo a sistemare nuovi centri commerciali ed attività utili ad un numero ristretto di persone. Ci sono, all’interno della città, luoghi praticamente già pronti per diventare spazio verde a disposizione di tutti, come quello situato alle spalle dello stadio comunale “Luigi Moccia”, dove era iniziato il progetto per il polo per i servizi alle imprese. In quella zona, intorno all’edificio che dovrebbe ospitare la sede del polo, era stato predisposto uno spazio con un prato e un marciapiede per passeggiare senza l’incubo delle automobili. Purtroppo
il progetto si è arenato e l’area è stata lasciata all’incuria ed alle intemperie senza essere completata. Oggi chi costeggia questo spazio può notare solo erbacce e rifiuti gettati ovunque: inoltre erano state inserite delle lastre in plexiglass colorate che sono state distrutte da atti vandalici. Oltre a questo spazio, il Comune potrebbe ripristinare a breve l’ordine e la pulizia della pineta comunale, chiudendo i cancelli ai motorini e soprattutto ripensando l’arredo urbano dell’area. Gli spazi verdi sono un elemento indispensabile per la crescita e lo sviluppo del grado di civiltà e socializzazione della cittadinanza, sono luoghi formativi e di aggregazione per i giovani, i quali, troppo spesso sono vittime di pessime abitudini instaurate negli anni passati. La costruzione di un’area verde attrezzata, di uno spazio tranquillo e sicuro per i bambini più piccoli potrebbe facilitare e rallegrare la loro giornata e quella delle loro mamme. La costruzione di piste ciclabili nei pressi degli spazi verdi potrebbe inoltre ridurre i rischi per i tanti ragazzini che vanno in bicicletta e che in strada rischiano costantemente di farsi male. La cittadinanza non è restia a questo tipo di strutture, la villa comunale di Cardito ne è l’esempio. Afragola ha un micro spazio verde attrezzato per i più anziani di fronte al parco S.Antonio, e come si può notare, quest’area è sempre piena di gente. E’ troppo poco: Afragola, come Casoria, ha bisogno di molti più spazi per consentire alle persone di non rinchiudersi in casa e di poter respirare un po’ di aria più sana e un clima più disteso. Questo atteggiamento di cecità da parte della politica su questi problemi ha creato con il tempo un paradosso: le cittadine del nord, piovose e fredde, hanno a disposizione parchi verdi e piste ciclabili per muoversi, noi che abbiamo la fortuna di un clima mite e generoso di belle giornate tendiamo a rinchiuderci nelle mura domestiche. Tutto questo, con il tempo, ha portato al degrado sociale e civile che si presenta quotidianamente ai nostri occhi, ad una situazione di stallo che la nostra politica locale cavalca e su cui si adagia. Afragola in questo periodo sta vivendo il dramma degli abbattimenti e del mancato servizio di raccolta differenziata; questi gravissimi problemi non possono essere usati come alibi per ritardare o far saltare uno sviluppo semplice, fatto appunto da interventi leggeri ed agili, che consentirebbero una miglior vivibilità dello spazio cittadino.
Andrea Valentino

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