Antonio Giordano (foto Rosario D'Angelo) |
Si sono sentiti pionieri di un progetto, e sono stati felici di farlo per la consapevolezza dei benefici.
Dopo otto mesi, però, si percepisce tra le persone che hanno accordato tanto spirito di collaborazione, una sorta di scetticismo per l’isolamento in cui spesso vengono a trovarsi a causa di scarsa manutenzione igienica dei contenitori destinati per la raccolta e per il fatto che nel quartiere nulla è cambiato riguardo alla differenziata. Malgrado ciò, continua l’opera dei volontari che vigila sul buon andamento del progetto e continua l’opera di assistenza con la consegna porta a porta di sacchetti per l’umido e continue spiegazioni sulla maniera migliore per una buona raccolta.
Quando mi sono trovato all’hotel Ramada, fra decine di amministratori campani che venivano a ritirare premi per aver raggiunto percentuali “stratosferiche” di differenziata , ( 70, 80 e addirittura 90 per cento) sono stato pervaso da una duplice sensazione emotiva: ero fiero e gratificato per il parco in cui abito e opero socialmente ma allo stesso tempo imbarazzato nel rappresentare “una parte “di popolazione nel momento in cui tutti ritiravano premi per intere città.
Spero che il prossimo anno a ritirare il premio per i comuni “ricicloni”, ci sia il Sindaco della mia città; vorrebbe dire che ci siamo avviati tutti a compiere un percorso virtuoso e produttivo per la popolazione e per l’ambiente.
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