giovedì 5 giugno 2008

Le balle (non eco) sull'emergenza rifiuti... Ganapini ci svela ciò chei media non dicono

Volete sapere l'ultima? L'assessore tecnico all'ambiente (entrato in carica il 14 febbraio 2008) della Regione Campania, Walter Ganapini, presidente  di  Greenpeace,  ha scoperto che a Santa Maria La Fossa (località Parco Saurino), in provincia di Caserta, accanto a due discariche esaurite, ve ne era una terza già a norma fin dal 2003 ed inspiegabilmente inutilizzata: per le sue dimensioni (400.000 metri cubi) e per la sua capacità (800.000 tonnellate di spazzatura), la discarica, se utilizzata, avrebbe potuto accogliere per diversi mesi tutta la spazzatura della Campania, evitando così la formazione delle montagne di rifiuti che appestano le nostre strade ormai da troppo tempo.
Questo è l'ennesimo segno di un'emergenza voluta e creata, in nome di interessi politico-economico-criminali e supportata da quelli che stanno diventando sempre più "mezzi di disinformazione di massa". I giornali, le radio e le televisioni continuano a bombardarci con il solito "film" (come lo definisce Ganapini) sulla Campania, demonizzando le migliaia di cittadini che protestano pacificamente affinchè la salute loro e dei loro figli non venga messa a repentaglio da una discarica (inutile) che si vorrebbe far sorgere in uno dei pochi polmoni verdi della città di Napoli (la camorra è dietro la politica, non dietro ai manifestanti di Chiaiano!!!), oppure ripetendoci come un tam tam la solita solfa dei "termovalorizzatori" (termine altisonante che però non significa assolutamente nulla), oppure ancora cercando di occultare la netta bocciatura che l'Unione Europea ha dato all'ormai famoso decreto legge n. 90 del 23 maggio 2008 (quello del Consiglio dei Ministri a Napoli, per intenderci). Per non parlare delle vergognose campagne di stampa che puntano a mettere contro Nord e Sud, a creare un clima di intolleranza reciproca, vedi ad esempio le dichiarazioni di qualche mese fa del presidente della Regione Veneto Galan a proposito del danno d'immagine che la Campania provocherebbe all'Italia, invece di far sapere ai cittadini italiani che una gran parte dei rifiuti tossici sepolti delle terre del napoletano e del casertano provengono proprio dalle regioni del Nord, dove alcuni imprenditori senza scrupoli pagano la camorra per risparmiare sui costi di smaltimento!
I media  italiani, oggi, supportano gli interessi di chi vuole occultare i veri motivi ed i veri responsabili dell'emergenza. La propaganda incessante a favore dei "termovalorizzatori", ad esempio, punta solo a tutelare gli interessi di quelle "grandi" imprese (vedi Impregilo, responsabile del disastro del mancato smaltimento dei rifiuti in Campania) che hanno interesse nella costruzione dei mega-inceneritori. Oppure, per fare un altro esempio, si cerca in ogni modo di nascondere le responsabilità di una politica (senza distinzioni di partito, da destra a sinistra) incapace, corrotta e/o collusa con le organizzazioni criminali, che ha contribuito a creare ed aggravare negli anni questa situazione. 
In poche parole, invece di informare i cittadini su come si fa la raccolta differenziata o quali sono le alternative agli inceneritori, i nostri media, televisioni in testa, ci bombardano con la loro propaganda e con le immagini dei cumuli di spazzatura per le strade... Inutile sottolineare che una corretta informazione avrebbe avuto un ruolo importantissimo nel superamento di questa orribile situazione!!!

Vi invitiamo a guradare questa intervista realizzata da Matteo Incerti, nella quale Ganapini ci offre un quadro dell'attuale situazione della Campania molto più realistico di quello che ci propinano televisioni e giornali ogni giorno...

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