venerdì 23 maggio 2008

Legambiente, nel sedicesimo anniversario della strage di Capaci,ricorda Giovanni Falcone

La mafia non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano; vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente ricattata e intimidita che appartiene a tutti gli strati della società … Il pericolo più grande è il possibile collegamento tra Cosa nostra e le organizzazioni criminali a livello internazionale”  Giovanni Falcone
A sedici anni dalla strage in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e gli uomini della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Di Cillo, è doveroso da parte nostra essere “capaci” di ricordare, al fine di impedire la dilagante perdita di memoria dei nostri tempi e di dare maggiore forza alla manutenzione costante del nostro agire quotidiano attraverso le tante azioni che la nostra associazione realizza per il ripristino della legalità e per la difesa degli spazi di democrazia e partecipazione.
Raffaele Del Giudice
Direttore di Legambiente Campania

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